Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile
Il 7 dicembre 2021 il Governo e le Parti sociali hanno sottoscritto il “Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile” nel settore privato, il quale fissa delle linee di indirizzo per la definizione dello svolgimento della prestazione di lavoro in modalità smart working, individuando il quadro di riferimento per la futura contrattazione collettiva di ogni livello nel rispetto dalla Legge 81/2017.
Non vengono apportate novità sostanziali riguardo a quanto già precedentemente previsto, affidando alla contrattazione collettiva quanto necessario all’attuazione del lavoro agile nei diversi e specifici contesti produttivi. Punti principali del Protocollo sono la parità di trattamento economico e normativo dei lavoratori che optano per tale modalità, gli strumenti tecnologici e informatici per lo svolgimento della prestazione, l’autonomia del lavoratore nell’ambito degli obiettivi prefissati e nel rispetto delle attività assegnate dal responsabile, l’orario di lavoro e la formazione tecnologica.
Nel Protocollo viene ribadita la volontarietà dell’adesione al lavoro agile e la subordinazione della stessa alla definizione dell’accordo individuale che rimane quindi il punto centrale per l’accesso alla prestazione in smart working.
Ricordiamo che fino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 le comunicazioni al Servizio Lavoro relative alla modalità smart working vanno effettuate tramite procedura semplificata con il caricamento massivo, comunicando i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione in modalità agile, senza necessità di allegare l’accordo individuale.
Per approfondimenti riguardo la modalità del lavoro agile e gli adempimenti correlati, Vi invitiamo a contattare il consulente di riferimento.
Ricordiamo che le circolari e le news predisposte dallo Studio hanno valenza meramente informativa e non costituiscono quindi consulenza o prestazione professionale.