Oggetto: lavori extracomunitari non regolari
La Corte di Cassazione con Ordinanza n. 12936 del 25 maggio 2018 afferma che l’impiego di lavoratori extracomunitari clandestini comporta la violazione di due norme.
L’impiego di lavoratori extracomunitari clandestini e privi del permesso di soggiorno in violazione delle norme sull’immigrazione è penalmente perseguibile con applicazione della pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato (art. 22, comma 12, D. Lgs. n. 286/1998).
L’impiego di lavoratori extracomunitari clandestini comporta inoltre, l’applicazione della cosiddetta maxisanzione per il lavoro nero di cui all’art. 3, comma 3, D.L. n. 12/2002.
Infine il datore di lavoro incorre nell’illecito amministrativo a seguito di impiego di lavoratori non risultanti dalle scritture contabili o da altra documentazione obbligatoria per legge.
In tal caso le sanzioni pecuniarie amministrative sono previste dall’art. 39 del DL 112/2008 e sono modulate a seconda dell’inadempienza e del numero dei lavoratori interessati.
Trieste, 5 luglio 2018